Oggi parliamo della rosa dei venti.
Simbolo controverso e dalle molteplici chiavi di lettura, rappresenta in primis la provenienza dei venti.
La più semplice è a quattro punte, corrispondenti agli altrettanti punti cardinali: Nord, Sud, Est e Ovest. Omero pare essere stato il primo che nel libro V dell’Odissea elenca i quattro venti principali: Borea, Euro, Noto e Zefiro.
Secondo alcuni le origini sono da cercare nella storia irlandese, secondo altri l’immagine si è diffusa a partire dalla Repubblica di Amalfi, ai tempi delle Repubbliche marinare. Di certo la rappresentazione più antica di rosa dei venti giunta fino a noi è quella che compare sull’Atlante catalano realizzato probabilmente da Abraham Cresques, oggi conservato alla Biblioteca Nazionale di Francia.
Qualunque fosse la sua origine prima, i marinai di tutto il mondo hanno cominciato a credere che potesse essere di buon auspicio per la navigazione in acque insidiose, potesse dare loro protezione e guidarli verso la loro destinazione e poi di nuovo a casa.
La grafica della rosa dei venti segue un progetto base: i quattro punti cardinali sono collocati nelle loro posizioni appropriate attorno ad una base circolare. L’interno della rosa è tipicamente riempito con una stella che, come abbiamo già detto, rappresenta la Stella Polare, principale strumento di navigazione usato per secoli dai marinai.
Simbolo ispirato all’ottonario, ossia all’entità numerica e simbolica rappresentata dal numero 8 che riassume l’equilibrio costruttivo delle forme, dei temperamenti e delle energie cosmiche.
La rosa dei venti ha anche un accezione filosofica molto profonda, simboleggia il centro di noi stessi e di tutte le cose. Facilmente collegabile al concetto del 4° Chakra o Chakra del cuore, trova l’equilibrio tra la parte superiore e la parte inferiore del corpo, tra quella anteriore e quella posteriore, interna ed esterna, mente e corpo.
Nel c0rso della storia è stata simbolo di ricerca interiore, di lotte per l’affermazione come quella della comunità gay e persino di movimenti negativi come quelli razzisti.
A me personalmente piace molto, è un’immagine a cui sono legata affettivamente.
Mi sembra duro pensare che il rumore del vento tra le foglie non sia un oracolo.
Simone Weil
origini di questo tattoo si attribuiscono alla storia irlandese, ma non con estrema certezza dato che, dopo alcuni ritrovamenti, è attribuibile anche ai marinai spagnoli. Resta il fatto che, chi prima chi dopo, i marinai di tutto il mondo hanno ceduto alla credenza che tale tattoo potesse essere di buon auspicio per la navigazione in acque insidiose, potesse dare loro protezione e guidarli verso la loro destinazione e poi di nuovo a casa. – See more at: http://www.tatuatori.info/blog/articoli/significato-dei-tatuaggi-la-rosa-dei-venti#sthash.RSQtEW4p.dpuf